Giovani protagonisti di una nuova pentecoste
La celebrazione eucaristica ha chiuso la giornata di festa dei giovani calabresi nella chiesa di San Carlo Borromeo a Rende
“Grazie a voi giovani calabresi che oggi, con il vostro sì, siete qui a fare esperienza di comunione… da qui dovete ripartire per fare esperienza di missione. La nostra terra ha bisogno di voi”. Inizia con il saluto e l’esortazione di monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, la seconda parte della “Festa dei giovani calabresi” all’interno della chiesa di San Carlo Borromeo a Rende a qualche centinaio di metri dal piazzale dove, al mattino, si è svolta la “nostra piccola GmG” in contemporanea con quella di Panamà.
Una chiesa gremita di giovani. Ragazzi e ragazze ancora freschi e frizzanti dopo la lunga mattinata vissuta all’insegna della gioia e della condivisione, con il desiderio di affidare al Signore sogni, desideri, speranze.
A celebrare l’eucarestia monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano e delegato CEC per la Pastorale Giovanile. “Chi incontra Gesù sperimenta la libertà. Carissimi giovani, il cristianesimo o è liberazione o non è. Non è ideologia o paletti e regole. Non è teoria. Il cristianesimo è una persona. È Gesù di Nazareth”. Poi la domanda rivolta ai quasi duemila ragazzi e ragazze assiepati nei banchi e seduti a terra: “Provate a chiedervi quale sia il desiderio più bello che avete. L’unica risposta è Gesù. Non è facile capirlo subito, anche per me è stato così. Ma solo Lui può donarci la gioia. Se è successo a me può succedere anche a voi”.
Poi alcune parole chiave che hanno accompagnato e chiuso l’omelia del vescovo: fiducia, perdono. “È necessario non solo avere fiducia in Lui ma essere capaci di perdonare e perdonarci”. Quindi l’invito a tenere “gli occhi fissi su di lui perché la Chiesa di Calabria ha bisogno di voi, la Chiesa Italiana ha bisogno di voi, la Chiesa tutta ha bisogno di voi. A voi il compito di aiutarci ad essere una Chiesa meno arrogante, ad essere la Chiesa di Gesù. Voi siete la provocazione di Dio per noi; voi che ci interpellate sempre con le vostre domande e inquietudini. Oggi abbiamo bisogno di una nuova Pentecoste di cui Papa Francesco è il germoglio, ma voi giovani ne sarete i protagonisti. Iniziate. Iniziamo da qui in Calabria. Facciamola insieme. Affidiamoci a Maria. Buon cammino a tutti noi”.
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