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La GMG va vissuta come pellegrinaggio dietro la Croce

Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg): "Alle diocesi chiediamo di pensare a una serie di azioni per tutto il tempo di avvicinamento alla Gmg e non un evento spot che abbia solo il sapore della preparazione. Un percorso serio prevede temi di spiritualità e di cultura, affrontati dai ragazzi con l'aiuto degli educatori".

La GMG va vissuta come pellegrinaggio dietro la Croce

“Non solo numeri. La Gmg ha il fascino del pellegrinaggio che esige un serio progetto di pastorale giovanile. Per tornare ricchi da Cracovia c’è bisogno di pensare sin da adesso la strada del ritorno per non disperdere nulla di ciò che riceveremo per poterlo ripiantare così che abbia una ricaduta sulla vita quotidiana”. Insomma, “non importa portarne tanti perché il successo della Gmg non si misura dal numero dei giovani che verranno con noi”. E poco importa “se saranno 90mila come a Madrid o magari 100mila, visto che Cracovia è piuttosto vicina”. Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), è convinto: “Ci siamo fidati un po’ troppo dei grandi eventi come la Gmg. Abbiamo creduto che questi potessero aiutarci a costruire dei cammini pastorali. In realtà il nostro faro devono essere le persone con le loro età, esistenze e condizioni. Dobbiamo guardare alle persone e prendercene cura camminando con loro. Poi verranno gli eventi”. Come Cracovia 2016, 31ª Gmg, (25-31 luglio), appunto.
“Non andiamo solo ad incontrare il Papa”. “Puntiamo molto - spiega don Falabretti - sull’idea di Gmg non come evento ma come pellegrinaggio, con tutto quello che questo comporta. La Gmg deve diventare un evento di pastorale ordinaria e integrata. Gmg non è solo incontrare il Papa, non è la veglia o la grande Messa finale, e tutte le emozioni connesse, ma è mettersi in movimento, in viaggio dietro la Croce di Cristo”. Dal 1984 i Papi hanno chiesto ai giovani di avere un punto di riferimento preciso nel loro muoversi: la Croce. “Questa è la vera meta da raggiungere, non la città di turno che ospita la Gmg”, ribadisce don Falabretti. Quest’anno poi il tema della Croce è particolarmente sottolineato da quello della Giornata polacca, “Beati i misericordiosi” e rilanciato dal Giubileo della misericordia indetto da papa Francesco. “Cracovia sarà il Giubileo dei giovani - dichiara il responsabile del Snpg - e se vogliamo fare esperienza di Chiesa non possiamo non considerare che la Chiesa universale vivrà l’Anno santo”. Nondimeno, aggiunge, “in questo pellegrinaggio verso Cracovia dovremo tener conto anche del prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, momento significativo del cammino della Chiesa italiana. Tutte queste cose devono convergere, per questo è necessario articolare le proposte. Alle diocesi chiediamo di pensare a una serie di azioni per tutto il tempo di avvicinamento alla Gmg e non un evento spot che abbia solo il sapore della preparazione. Un percorso serio prevede temi di spiritualità e di cultura, affrontati dai ragazzi con l’aiuto degli educatori”. Un cammino dal quale nessuno deve sentirsi escluso, soprattutto i giovani con disabilità. “Che non ci sia una ‘diversamente Gmg’ - avverte don Falabretti - ma che i ragazzi disabili siano integrati nei gruppi”. La partenza del cammino di preparazione nelle diocesi è fissata per il 4 ottobre, san Francesco d’Assisi. Il Snpg ha messo a punto un sussidio che si può richiedere direttamente all’ufficio www.chiesacattolica.it/giovani
“Novità di vita”. Ma come si definisce la meta prima di partire, non si deve dare per scontato il viaggio di rientro. “Non si tratta di riavvolgere la pellicola di quei giorni ma di ricercare novità di vita”, sottolinea Falabretti. “Per costruire un percorso hai bisogno di un punto di approdo e questo per noi è la settimana di Cracovia, che siamo assolutamente certi andrà benissimo. Ma ciò che resterà il 1° agosto 2016, saranno le relazioni con le persone, tra associazioni, movimenti, parrocchie, realtà religiose, il protagonismo dei giovani. Questa è l’eredità che potremo raccogliere dopo ma solo se avremo organizzato un percorso. Se ci fidiamo solo della settimana della Gmg, allora il ‘dopo’ sarà deludente. Servirà ri-partire subito!”.
Macchina organizzativa. Nel frattempo, a poco più di un anno da Cracovia, il Snpg cammina spedito nel mettere a punto l’organizzazione tecnica e logistica, pure necessaria per i giorni dell’evento. Come tradizione il contingente azzurro avrà come punto di riferimento “Casa Italia, una struttura di due piani, con una chiesa interna e un cortile, in pieno centro a Cracovia e, per questo, molto vicina ai luoghi della Gmg”. Altro grande momento sarà la “Festa degli italiani”. Data prescelta mercoledì 27 luglio 2016. Anche il programma per raccogliere le adesioni dei giovani italiani è in via di definizione. “Occorre attendere che gli organizzatori polacchi stabiliscano i prezzi e i pacchetti delle iscrizioni”. Il tempo corre e il 1° agosto 2016, il primo dopo la Gmg, sembra già dietro l’angolo… Pronti a ripartire.

Fonte: Sir
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