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"Cari ragazzi, la felicità non è un app. E' Gesù"

Il Papa ha celebrato la Messa con i 70 mila giovani venuti a Roma per il loro giubileo. "L'amore è la carta d'identità del cristiano" - la certezza di Francesco.

"Cari ragazzi, la felicità non è un app. E' Gesù"

“La “felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una app che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’amore. La liberà è un’altra cosa!”. E' una delle frasi più a effetto pronunciate questa mattina da papa Francesco nel corso dell'omelia della Messa celebrata a piazza San Pietro con i 70 mila ragazzi convenuti a Roma per il loro speciale Giubileo. "L’amore è la carta d’identità del cristiano, è l’unico documento valido per essere riconosciuti discepoli di Gesù - ha detto Francesco. Se questo documento scade e non si rinnova continuamente, non siamo più testimoni del Maestro”. Francesco ha incentrato l’omelia sul tema dell’amicizia con Gesù. “Il vero amico di Gesù - ha spiegato papa Bergoglio - si distingue essenzialmente per l’amore concreto, non quello delle nuvole, che risplende nella sua vita. Quello non è concreto, è una telenovela! Cerchiamo allora di metterci alla sua scuola, che è una scuola di vita per imparare ad amare, è un lavoro di tutti i giorni”. “Amare è bello, è la via per essere felici" - la certezza di Francesco. “Siete chiamati - ricorda - a costruire il futuro: insieme agli altri e per gli altri, mai contro qualcun altro! Non si costruisce contro perché questo è distruzione. Farete cose meravigliose se vi preparate bene già da ora, vivendo pienamente questa vostra età così ricca di doni, e senza aver paura della fatica. Fate come i campioni sportivi, che raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno. Il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia: allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita, campioni di amore e avrete la carta di identità di cristiani e la vostra gioia sarà piena!”. Però non è facile, è impegnativo, costa fatica. Pensiamo al dono che i vostri genitori e animatori vi hanno fatto, permettendovi di venire a Roma per questo Giubileo dedicato a voi. Hanno progettato, organizzato, preparato tutto per voi, e questo dava loro gioia, anche se magari rinunciavano a un viaggio per loro. Amare infatti vuol dire donare, non solo qualcosa di materiale, ma qualcosa di sé stessi: il proprio tempo, la propria amicizia, le proprie capacità”. Infine, un altro esempio, questa volta calibrato sullo sport, su quei campioni che "raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno". Agli adolescenti Francesco raccomanda una tabella d'allenamento fatta dalle opere di misericordia: "Allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita". E aggiunge: "Se lo farete, ve lo assicuro, la vostra gioia sarà piena".  l'invito a guardare e abbracciare la croce di Gesù.

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