Chiesa

“Da ricco che era...”: l'eloquente espressione di Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi ci parla ancora di un "segreto" nel cuore della vita cristiana, e lo fa con l'energia della prima ora: è Cristo che “si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi”. In questo radicale cambio di prospettiva c'è in gioco il destino stesso del credente davanti al mondo. Aderire a ciò che Dio ha pensato per noi, a quel modo di essere ricchi, sì, ma di umanità che è ciò che il Padre si attende da ciascuno: ecco un progetto di vita entusiasmante, non nascondendoci quanto possa essere impegnativo.

Lavoro, migranti, "gender", "fake news", razzismo, corruzione, ruolo dei "single". Sono alcuni temi menzionati nell'Instrumentum laboris del Sinodo sui giovani di ottobre, in cui tre verbi - "riconoscere, interpretare, scegliere" - fanno da bussola per accompagnare "tutti i giovani, nessuno escluso" nelle loro scelte di vita, in una "cultura dell'indecisione" e dello scarto. E aiutarli a sognare. 

Presentato, oggi nella Sala Stampa della Santa Sede,  l’Instrumentum laboris della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” (3-28 ottobre 2018). Vi proponiamo il testo integrale del documento.

Ricevendo oggi, nella Sala Clementina, il Forum delle associazioni familiari, il Papa ha lasciato da parte il testo scritto per parlare "con il cuore" a 360°, per quasi mezz'ora: "Non stancatevi di sostenere la crescita della natalità in Italia, sensibilizzando le istituzioni e l’opinione pubblica sull'importanza di dar vita a politiche e strutture più aperte al dono dei figli".

Pubblichiamo il testo integrale del messaggio del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in merito alla questione dei migranti.

Al via dal 14 giugno a Lungro, in Calabria, l’incontro annuale dei vescovi orientali cattolici d’Europa che si concluderà il 17 di questo mese. Intervista col cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali.

Valutare “gli obiettivi pastorali della missione in Europa”, tra cui quello oggi “drammatico” delle migrazioni. Con queste parole il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, presenta il XXI incontro dei vescovi orientali cattolici d’Europa, da domani a domenica a Lungro, in provincia di Cosenza.

Pubblichiamo il testo dell’intervento del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, alla “Veglia di preghiera per l’Italia” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio il 7 giugno nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere.

Costruire una casa dove sia la Chiesa che lo sport si riconoscano e si donino in una reciprocità fatta di simpatia e alleanza. Da qui prenderà le mosse il Progetto di pastorale attraverso lo sport che porterà il nome di JoySport ci vedrà impegnati a tradurre in pratica ciò che il documento “Dare il meglio di sé” ha consegnato in modo profetico.

Con una deriva autoritaria c'è il rischio che il Paese si isoli sempre di più dalla comunità internazionale avviandosi verso "una catastrofe economica", con la conseguenza del ritorno del "problema etnico": padre Mario Pulcini, missionario saveriano in Burundi da 30 anni, esprime al Sir i suoi timori dopo l'esito positivo del referendum del 17 maggio per la modifica della Costituzione, che dà la possibilità al presidente Pierre Nkurunziza di governare fino al 2034.

Un incontro di tre giorni a Roma nel segno del dialogo e della fraternità tra una delegazione del Patriarcato russo ortodosso e una delegazione della Conferenza episcopale italiana sui luoghi santi degli apostoli Pietro e Paolo. A guidare la delegazione russa è il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. A fare invece “gli onori di casa” alla Cei ci sono il segretario generale, mons. Nunzio Galantino, e il presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, mons. Ambrogio Spreafico. Mercoledì, prima di ripartire per Mosca, le due delegazioni, alle quali si aggiungerà anche il cardinale Gualtiero Bassetti, saranno ricevute in udienza privata da Papa Francesco.

La 71ª Assemblea Generale della Cei ha approvato un aggiornamento del Decreto generale "Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza" risalente al 1999. Per Venerando Marano, ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico e coordinatore dell’Osservatorio giuridico-legislativo della Cei, "la tutela deve essere progettata ex ante ancor più che sanzionata ex post (anche se vi è un sistema sanzionatorio potenziato), e in questa prospettiva si colloca l'introduzione di alcune figure, come per esempio il responsabile per la protezione dei dati"

Dare corpo a un "sistema italiano" di "fidei donum" e ridurre il numero delle diocesi. Sono due delle proposte di Papa Francesco alla Chiesa italiana, riunita in questi giorni in Vaticano per l'assemblea generale. Crisi delle vocazioni, povertà evangelica e trasparenza, riduzione delle diocesi, le tre "preoccupazioni" attorno a cui si è articolato il suo discorso a braccio, prima dell'incontro "a porte chiuse" con i vescovi

“Sono venuto qui per ascoltare, conoscere e dialogare. All’Europa vorrei dire solo una parola: ritrovi se stessa!”. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi italiani, parla al Sir al termine di una visita, a Bruxelles, alle persone che lavorano ai vertici delle istituzioni europee e alla Comece (Commissione episcopati Ue). “Personalmente sogno una nuova Europa solidale che sappia essere veramente una casa comune – e non solo un insieme di strutture – e che si fondi su un nuovo umanesimo europeo”.

La sosta in preghiera davanti alla tomba e la messa davanti alla cattedrale affacciata sul porto. Sono i momenti salienti della visita pastorale ad Alessano e Molfetta, in memoria e in omaggio a don Tonino Bello, a 25 anni dalla morte. La sintonia tra due vescovi e il sogno di una Chiesa "contempl-attiva" che accorcia le distanze, innamorata di Dio e appassionata dell'uomo. Per lottare contro la povertà e costruire la pace, senza ritardi e senza cedere al disfattismo

Per la prima volta, il 20 aprile, il Papa in una sua visita pastorale in Italia renderà omaggio ad un vescovo. Da Alessano, prima tappa del viaggio sulle orme di don Tonino Bello, la testimonianza di Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione che porta il suo nome, dei fratelli e del nipote.

Penso alla straordinaria esperienza degli incontri di Quaresima e di Avvento che viveva con i giovani. La Cattedrale si riempiva per ascoltare le sue parole vibranti. Era in quelle occasioni che toccavamo tutti con mano il suo cuore contemplativo e la sorgente della sua carica profetica, della sua passione per la giustizia, del suo impegno per la pace. Perché la preghiera quando è autentica ci umanizza di più, ma soprattutto non ti avvicina soltanto a Dio, ma anche agli uomini e ai suoi drammi.

Il tema dei giovani è stato al centro del 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane che ha riunito dal 16 al 19 aprile ad Abano Terme (Padova) oltre 600 direttori e operatori di 220 Caritas diocesane. Il bilancio del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana e di mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana.

La pace – e torno ancora su parole di Papa Francesco – rimane un lavoro artigianale, che richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia. Più che in altri momenti, questo è il tempo in cui crederci fino in fondo, immaginando iniziative di incontro e di scambio, convinti che ogni volta che apriamo il cuore oltre i confini di casa torniamo arricchiti per affrontare con più forza anche le problematiche che angustiano la nostra gente.

“Non aver paura” della “santità della porta accanto”. È l’imperativo che fa da sfondo alla terza esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”: “Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità”, scrive il Papa, spiegando che i santi non sono solo “quelli già beatificati e canonizzati”, ma il “popolo” di Dio, cioè ognuno di noi, che può vivere la santità come un itinerario fatto di “piccoli gesti” quotidiani.

6 aprile 2014: manifestanti armati prendono possesso di alcuni palazzi governativi nelle regioni di Donetsk, Lugansk e Kharkiv. Comincia così una guerra nel cuore dell’Europa che ancora oggi non si è placata: 10mila vittime, 2 milioni di sfollati. “La tragedia più grande di questo conflitto è la dimenticanza generale”, confida al Sir il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Claudio Gugerotti.