Chiesa

Le violenze dei "black bloc" hanno monopolizzato i titoli e i resoconti dei principali quotidiani europei. Invece di raccontare l'avvio dell'Esposizione, hanno preferito rilanciare l'eco dei lacrimogeni, il fumo degli scontri, le voci e le grida di polizia e giovani manifestanti. Sino allo slogan "Expo-Mafia", alle critiche al capo del governo italiano, alle lamentele degli espositori.

L'Ufficio di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova, in collaborazione con l'Associazione webmaster cattolici italiani, ha realizzato un percorso di formazione online da proporre a seminaristi e religiosi e a tutte le persone impegnate in varie forme nella pastorale. Non è una questione di tecnica quanto di strategia da adottare per raggiungere le persone e annunciare il Vangelo nel web.

Padre Mario Fugazza, missionario comboniano a Palermo, è l'animatore di una comunità di filippini. In questa veste ha risposto alla richiesta di assistenza spirituale da parte dell'equipaggio della King Jacob, la nave intervenuta (18 aprile) per salvare i migranti. Ma quei giovani marinai hanno salvato solo 22 persone, mentre ne hanno visto morire altre 700. Un autentico choc difficile da superare

"E' la paura di fallire il primo ostacolo al matrimonio". Udienza generale dedicata ancora alla famiglia, vista in senso positivo e costruttivo. "La vita buona degli sposi è la prima testimonianza del matrimonio".

Ecco il testo di una lectio magistralis tenuta da monsignor Luigi Renzo nei giorni scorsi all'Università della Calabria. L'intervento del presule è avvenuto all'interno di un ciclo di seminari voluti dai docenti cattolici di ateneo. La riflessione tende la mano al prossimo convegno ecclesiale di Firenze.

Don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio famiglia della Cei, fa sintesi delle risposte pervenute dalle diocesi (139 su 226): "La preoccupazione più condivisa è che sempre più si rischia di vivere l’affetto sponsale senza giungere al matrimonio e fare figli senza aver fatto famiglia". La fatica di sposarsi in questo momento storico. Non elusi i problemi delle famiglie ferite. Il 3 ottobre la veglia in piazza San Pietro.

È il pastore che va incontro alla sua gente per perdonare.

Il messaggio che Papa Francesco invia a tutta la Chiesa, per la prossima 52ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (domenica 26 aprile), ha come "focus" di riferimento l’immagine di una "Chiesa in esodo". Il Santo Padre disegna l’identikit di una Chiesa dal volto missionario, che si scrolla di dosso le proprie sicurezze e i propri ruoli, per incontrare l’uomo d’oggi.

Ancora oggi è così per i 15mila salesiani presenti nei cinque continenti e in oltre 130 Paesi con attività educative, tra i bambini di strada, nei processi di alfabetizzazione, nelle scuole, nei centri di formazione professionale. Ne parla don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco, nel libro-intervista "Don Bosco oggi" (Lev) pubblicato in occasione del Bicentenario.

L'annuncio in diocesi dei processi di beatificazione per tre figure della Chiesa cremonese: il vescovo Giovanni Cazzani (1867-1952), l'arciprete di Bozzolo don Primo Mazzolari (1890-1959) e il missionario padre Silvio Pasquali (1864-1923). Il teologo don Bruno Bignami sarà il postulatore: "Don Primo rappresenta, anzitutto, il volto di un cristianesimo incarnato nella storia".

Così la figura del vescovo martire salvadoregno nel ricordo di Jon Sobrino. Nel libro emerge soprattutto il lato umano del vescovo, minacciato da forze economiche e politiche, tormentato da dubbi, cosciente della sofferenza degli ultimi

"Ogni cristiano - ha detto Francesco - non può che essere fermo nel deplorare ogni forma di antisemitismo, manifestando al popolo ebraico la propria solidarietà". Il rabbino francese Moché Lewin sui cristiani d'Oriente: "Deve essere condannata con forza ogni forma di persecuzione. Chiedere ai governi di agire per fermare questo massacro perché se si lascia fare, si rischia di arrivare al genocidio".