Chiesa

Il metropolita di Pergamo John Zizioulas è una delle più autorevoli figure del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli: "Vedo nell'Enciclica un'importante dimensione ecumenica, in quanto porta i cristiani divisi di fronte ad una comune sfida che devono affrontare insieme". La proposta d'istituire per il 1° settembre una giornata di preghiera per l'ambiente comune tra tutti i cristiani.

Nell'esperienza cristiana la "conversione ecologica" non è opzionale o secondaria. Questa conversione sarà profonda e duratura nella misura in cui sarà "integrale", coinvolgente cioè tutti gli ambiti dell'esistenza dei singoli, e "comunitaria", vale a dire di intere comunità finalizzate alla stessa causa. Insomma, la vita cristiana autentica, convertita, è il migliore antidoto contro la crisi ecologica.

In 192 pagine, 6 capitoli, 246 paragrafi, Papa Bergoglio disegna un vero e proprio manifesto-appello a 360° per "unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale", a partire dalle "drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo". L'impegno della Chiesa ortodossa per le questioni legate alla custodia del creato. La prospettiva di una "ecologia integrale".

Si conclude oggi (17 giugno) a Loreto il corso di formazione e aggiornamento per i cappellani militari, chiamati a riflettere quest'anno sul tema della famiglia. Analizzate le difficoltà, spesso legate alle dinamiche e alle esigenze della vita militare, dei circa 350mila nuclei familiari che, nel nostro Paese, quotidianamente vivono questa realtà. Il punto sull'Ufficio per la famiglia e la vita, istituito un anno fa dall'ordinario monsignor Santo Marcianò.

Domani viene pubblicata l'Enciclica sociale "Laudato sì". Un documento rivolto a tutti, come ha detto il Papa domenica scorsa all'Angelus. Grande attesa che uno scritto che si pone nel solco della tradizione della Chiesa ed è elemento d continuità con l'intero magistero di Francesco.

Rilettura del magistero pontificio sulla "cura del creato" dal Concilio Vaticano II ad oggi. L'attenzione della Chiesa a questo argomento ha radici profonde. Finora solo un tema tra i tanti all'interno di documenti - per lo più lettere Encicliche - a carattere morale o sociale o in contesti più ampi come le Giornate mondiali per la pace. Francesco, invece, gli dedica una intera Enciclica

..."la più grande di tutte le piante". La potenza della Parola.

Il pontefice ha ricevuto i membri del Consiglio superiore della magistratura nella Sala Clementina. Francesco ha ribadito la funzione pubblica della giurisdizione e ha sollecitato ad una giustizia che riaffermi il valore della singola persona.

Incontro mondiale dei sacerdoti a Roma con una postilla importante. Per favorire l'incontro tra le confessioni e i riti si potrebbe fissare un'unica data per la celebrazione della Resurrezione del Signore. Lunghissima meditazione del Papa, che ha parlato ancora dei cristiani perseguitati, così come della misericordia di Dio e dell'omelia. Da Bergoglio anche l'immagine suggestiva della Chiesa come "donna". Un discorso a tutto tondo che potrebbe significare un passo importante del pontificato di Jorge Mario Bergoglio.

Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg): "Alle diocesi chiediamo di pensare a una serie di azioni per tutto il tempo di avvicinamento alla Gmg e non un evento spot che abbia solo il sapore della preparazione. Un percorso serio prevede temi di spiritualità e di cultura, affrontati dai ragazzi con l'aiuto degli educatori".

L'arcivescovo Paolo Pezzi: "Lo sforzo per la pace passa anche in Ucraina attraverso il dialogo e l'incontro. Se non ci sono, è molto più facile che le posizioni che magari sono di pregiudizio, si incancreniscano, si induriscano". Più difficile ora l'incontro col Patriarca Kirill? La situazione ucraina potrebbe "suggerire al Patriarca l’importanza di un incontro con il Papa"

Francesco li ha incoraggiati ad essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro e di quello del loro Paese, un futuro di dialogo e convivenza pacifica. "Lavorate per la pace tutti insieme. Che questo sia un Paese di pace. Una pace che ci porterà gioia. La pace si costruisce insieme: musulmani, ebrei, ortodossi e cattolici. Tutti siamo fratelli, tutti adoriamo un unico Dio".

Il Papa in Bosnia Erzegovina, il moloch figlio degli accordi di Dayton, incontra i rappresentanti croato, serbo e bosgnacco e sottolinea che il Paese ha un posto in Europa. Il suo "mai più la guerra" risuona nello stadio di Kosevo dove chiede di non essere "predicatori di pace", quanto piuttosto "operatori di pace, cioè coloro che la fanno". Rivendicato il ruolo delle religioni nel percorso di riconciliazione.