Chiesa

Elizabeth Davies, responsabile per la famiglia della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles: "Cerchiamo di attrezzare le coppie per sopravvivere ai primi anni, garantendo fra l’altro un servizio di counselling, per quando attraversano difficoltà e hanno bisogno di aiuto". La freddezza delle famiglie per la mancata pubblicazione delle risposte al questionario. L'emergenza dei matrimoni interreligios.

Joseph Rozansky guida l’Ufficio generale dei Frati minori per la giustizia, la pace e l’integrità del creato: "È urgente la creazione di un nuovo paradigma per il nostro mondo che oltrepassi il consumismo e la crescita senza limiti. Superare l’abisso tra i ricchi e i poveri è un imperativo". Sottolineata la "responsabilità politica" dei frati e l’adozione di uno "stile di vita sostenibile".

Il testo diffuso in questi giorni, in preparazione alla prossima assemblea sinodale (Vaticano, 4-25 ottobre 2015), restituisce l'immagine di una Chiesa viva e differenziata, non in lotta al suo interno, ma in ascolto delle istanze del mondo - nel caso specifico sulla famiglia - pronta a rispondere con il Vangelo.

Monsignor Joseph E . Kurtz, presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha diffuso una nota: "Si danneggia il bene comune e i più vulnerabili tra noi, soprattutto i bambini". La società americana - articolata e complessa - appare divisa su questo, come su altri temi di valore etico e sociale. Contro la sentenza si stanno mobilitando varie confessioni cristiane e altre fedi.

Monsignor Paolo Sartor, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei: "Non possiamo proporre una catechesi umanizzante se non siamo noi per primi persone, non dico umanamente risolte al 100%, ma almeno in cerca di crescere in umanità". La consapevolezza che "nelle diocesi esistono i presupposti per una ripartenza". Presentata in anteprima l’iniziativa "Arte-fede-catechesi".

Domandiamoci: quando è nata questa idea della carità del Papa attraverso la carità dei cristiani? Possiamo dire, senza timore di sbagliare, che è nata poco meno di duemila anni fa: ci avevano pensato già i primi cristiani di Gerusalemme.

Il pellegrinaggio alla Sindone ha registrato le presenze significative dei malati e dei giovani a cui è stata dedicata anche una "mini gmg". Ma ha lasciato il segno anche la presenza degli ortodossi, dei cristiani provenienti dall’Europa dell’Est e dalle terre martoriate del Cristianesimo. Senza dimenticare il giubileo salesiano. Così Torino ha imparato la lezione: la Sindone catalizzatore dell’accoglienza per tutti

Venticinque anni dopo la caduta del regime comunista, il primo incontro della comunità ecclesiale sopravvissuta alla persecuzione ateista. Presenti circa 300 persone, tra cui i 7 vescovi del Paese, 120 sacerdoti (su 160), religiosi, religiose e tanti laici. Il portavoce dell'assemblea, don Gjergj Meta, della diocesi di Tirana-Durazzo: "Guardare ai nostri martiri per progettare il futuro".

Il giorno dopo la pubblicazione dell'instrumentum Laboris del Sinodo ordinario di ottobre il Papa nella catechesi del mercoledì torna sui temi della famiglia, anche alla luce delle riflessioni attuali della Chiesa. E a proposito dei divorziati - risposati, dice di non piacergli la parola "irregolari".

Don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, analizza le novità e osserva come nell’espressione "accompagnamento differenziato delle famiglie" emergano "il linguaggio e la sensibilità di Papa Francesco, entrati nel cuore del popolo e restituiti dalle famiglie ai padri sinodali". Sottolineata anche l’attenzione per la ministerialità coniugale.

Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo: "Le famiglie di oggi, tutte bisognose di misericordia, cominciando da quelle più sofferenti". Affrontati i temi più delicati: dalla "nullità" del vincolo ai divorziati risposati, alle unioni fra omosessuali. La proposta di "istituire nelle diocesi un servizio stabile di consulenza". Il ruolo delle donne nella formazione dei sacerdoti.

Il Papa, a telecamere spente, ha incontrato i malati presenti, additando l'esempio del Cottolengo. Ancora una condanna alla cultura dello scarto verso gli ultimi e i poveri, intesa come "una crisi antropologica non pone l'uomo al centro, ma gli interessi economici".

Il luogo di culto si trova nel quartiere di San Salvario dove a pochi passi si ergono anche una sinagoga, una moschea, due chiese cattoliche ed una chiesa ortodossa, segno di un’Italia che parla e prega sempre più al plurale. La comunità conta 1.200 membri e incarna diverse anime: i "valligiani" di antichissima data, i nuovi protestanti e da ultimi gli immigrati riformati e protestanti.

L'arcivescovo piemontese ha spiegato ai giornalisti lo spirito della visita di Francesco nella diocesi di Torino. L'importanza della visita al tempio valdese, per incontrare una confessione dalla forte tradizione in terra torinese e alpina.