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Premio alla carriera allo scenografo e costumista Giuliano Pannuti

Giuliano Pannuti, scenografo di Carlo Verdone, Neri Parenti e Pupi Avati, torna nella sua Calabria e riceve il premio alla carriera; nell'occasione del gemellaggio tra CineIncontriamoci di Mattia Scaramuzzo e Moda Movie, di Sante Orrico.

Calabrese d’origine, ora nello scenario del cinema italiano

Un pezzo di Calabria creatore delle scenografie dei più grandi attori e registi del cinema italiano, tra cui Carlo Verdone, Neri Parenti, e Pupi Avati. E’ questa la storia di Giuliano Pannuti, di origini calabresi, precisamente di Reggio Calabria, anche se nato e cresciuto in provincia di Torino. Nella serata che ha visto il gemellaggio, nel Modernissimo Cinema d’Essai di Cosenza, tra CineIncontriamoci di Mattia Scaramuzzo e Moda Movie, di Sante Orrico, Giuliano Pannuti ha ricevuto un premio alla carriera; in una serata dalla forte carica emozionale e sensibilizzante, soprattutto ricordando il fatto della recente e vile aggressione verso i ragazzi del Cinema America. Tra le battaglie di CineIncontriamoci, per l’appunto, sempre presente è quella contro ogni tipo di odio e intolleranza; principale esponente proprio Ernesto Fioretti, membro storico della direzione artistica di questa realtà acrese. Il percorso di Giuliano Pannuti è stato lungo, certo con delle fatiche ma che lo hanno portato, col tempo, a lavorare con i volti più noti del cinema italiano contemporaneo. Le origini calabresi e i grandi set: come è cominciato il suo percorso artistico e professionale? Sono nato e vissuto fino a ventidue anni in un paesino vicino a Ivrea, in provincia di Torino, profondo nord, ma ho origini paterne calabresi. Ho girato a novembre il film di Mimmo Calopresti proprio nelle zone e nei paesini di origine dei miei nonni, è stata una grande gioia ritornare in quelle terre di racconti che mi narravano nell’infanzia. In che circostanza ha conosciuto, e quindi lavorato, con Carlo Verdone, Neri Parenti e Pupi Avati? Ho conosciuto questi grandi registi e artisti durante il mio percorso lavorativo, lei ha citato tre grandi maestri che devo ringraziare perché ognuno di loro mi ha insegnato molto, ognuno con le sue diversità ha costituito per me una vera scuola e palestra di cinema. Cosa pensa del gemellaggio tra CineIncontriamoci e Moda Movie? Penso sia una bella cosa, unire le forze è sempre il modo migliore per ottenere dei bei risultati. Quale è stata la sua reazione in merito al relativo premio ricevuto? Sono stato felice di ricevere un riconoscimento da una terra di cui in parte ho originiDa uomo d'arte ma ancor di più da calabrese, cosa pensa del potenziale artistico e scenografico naturale della Calabria? La Calabria è una terra bellissima, piena di risorse, ha paesaggi e location svariate, dal mare alla montagna. Sono stato appunto per l’occasione del premio sulla Sila, che non conoscevo, e mi sono meravigliato e innamorato della bellezza di quei posti. Non voglio fare retorica però, perché non è una questione di regione e di luoghi, ma di teste, credo che in Calabria serva gente seria e soprattutto non improvvisata. E’ questo quello che potrebbe aiutare a fare il salto, confido nelle nuove generazioni

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Calabrese d’origine, ora nello scenario del cinema italiano
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