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Se la lista di nozze diventa "alimentare"

Succede anche questo, in tempi di crisi...

Se la lista di nozze diventa "alimentare"

Il robot da cucina, la cornice d’argento, la batteria di pentole, il servizio di posate o quello da thè, impacchettati con nastro di tulle bianco. Un tempo era così. Ora non più. In piena sintonia con la crisi, i doni agli sposini, d’ora in poi, si potranno scegliere direttamente al supermercato. Si chiama “lista nozze alimentare” e l’iniziativa è l’ultima trovata pubblicitaria di una grande catena distributiva italiana che sul proprio sito internet ha attivato un servizio al passo con disoccupazione e precarietà: le coppie alle prese con il giorno più importante della loro vita potranno invitare amici e parenti a contribuire nella raccolta dei buoni spesa per le necessità gastronomiche di tutti i giorni. Venti euro il limite massimo di ogni ticket.
Dalla raffinata gioielleria, così, si passa direttamente al contributo per poter riempire il carrello della spesa, mettendo definitivamente al bando tutto ciò che viene considerato superfluo. Due anni il tempo a disposizione per consumare questi doni nei reparti del punto vendita più vicino: dal banco salumi alla macelleria, dalla panetteria alla corsia per l’igiene. Ciò che si considerava una volta scontato ora diventa indispensabile per chi - con questa iniziativa e magari nell’incertezza sul futuro economico della famiglia - pensa di assicurare il soddisfacimento dei bisogni essenziali di ogni giorno, nel pieno segno della sobrietà. Pane, pasta, verdure o formaggi diventano così doni più graditi per la lista di nozze. Per gli invitati al matrimonio, invece, il tutto sembra ridursi ad un semplice click sul computer per contribuire ad incrementare la futura dispensa degli sposi e ognuno secondo le proprie possibilità economiche: basta registrarsi e scegliere l’importo da accreditare. Il tutto avviene su una pagina web dove il carrello della spesa corre tra le foto degli sposi, il racconto della loro love story, le informazioni sul ricevimento e un conto alla rovescia sulla data del grande passo.
C’è anche un risvolto solidale dell’iniziativa che consentirebbe agli sposi di devolvere la spesa a chi tutti i giorni non riesce a sbarcare il lunario. I nostri nonni forse non avrebbero mai immaginato che un giorno, negli anni a seguire, avrebbero dovuto aiutare i loro nipoti a riempire direttamente frigorifero e dispensa. Ci hanno pensato i direttori marketing dei supermercati che per conquistare o mantenere nuove fette di mercato si sono inventati la “lista di nozze alimentare”. La vita è così: scorre inesorabilmente. L’album con le immagini del matrimonio scompare o finisce in soffitta insieme al corredo con merletti e ricami a tombolo per lasciare spazio al carrello della spesa da riempire in attesa di tempi migliori.

Fonte: Sir
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