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Cosenza la prima è andata, a Trapani dovrai difendere il 2-1.

Tutino e Okereke sigillano la vittoria, sporcata nel finale dalla rete di Polidori. 

Parole chiave: cosenza-trapani (2), serie b (80), serie c (41), playoff (10)
Cosenza la prima è andata, a Trapani dovrai difendere il 2-1.

 

Vince facile, quasi troppo facile il Cosenza. Il Trapani ha disdegnato del posto conquistato durante il campionato. Di quella che poteva essere, nelle battute conclusive del torneo, una contendente, insieme al Catania, per il primato contro il Lecce, questa è una copia sfocata i cui lineamenti non sono identificabili. Pessima la prova offerta sulle sponde del Crati e del Busento. Da contraltare i Lupi hanno saputo usufruire del disimpegno ospite nonché della disorganicità dei siciliani, che sorprendentemente riescono, nel finale, a trovare la rete (con Polidori) che li mantiene in corsa per i quarti. Un peccato per gli oltre 4mila del Marulla. Dermaku, mai in difficoltà, sbaglia il retropassaggio e offre su un piatto d’argento la marcatura all’attaccante siciliano.

Fin li i Lupi erano stati padroni incontrastati del campo di gioco. Trapani impalpabile, i rossoblu, nel primo tempo, si sono divorati la bellezza di 4-5 nitide occasioni da gol che potevano arrotondare considerevolmente il risultato. Sta di fatto che il vantaggio è arrivato dopo 7 giri di lancette nella ripresa da Tutino e allungato dal guizzo (33esimo) di Okereke che hanno sbloccato la tensione e liberato al gioia dei padroni di casa. Braglia, convinto della sicurezza del risultato, proprio ai titoli di coda, opera dei cambi, fuori Idda e Okereke, dentro Pasquaoloni e Trovato che hanno contribuito a sbilanciare la squadra e permettere al Trapani di ridare un senso a questa trasferta calabrese riaprendo la pratica con la realizzazione nel finale. Ora mercoledì si dovrà difendere il vantaggio.

Braglia sceglie la linee dell’equilibrio a centrocampo. C’è Mungo, da un punto di vista, a dare dinamicità nei movimenti, ma la presenza del regista e di Corsi e D’Orazio consentono alla truppa di Braglia di avere una mediana che fa da “metronomo” per tutta la squadra. Viceversa in attacco il tecnico di Grosseto schiera due brevilinei quali Tutino e Okereke lasciando Baclet in panchina. Calori risponde con lo stesso modulo, 3-5-2. In avanti Evacuo affianca Murano, mentre a dare propulsione sulla destra c’è Marras, uno degli esterni più forti di tutta la Serie C.

Cronaca. La Tribuna A apre la serata delle emozioni con una coreografia contornata da fumogeni rossoblu. Dopo un quarto d’ora orfano di emozioni, al 17’ il Cosenza suona il primo squillo della serata. Okereke, spalle alla porta, libera D’Orazio davanti a Furlan, ma l’esterno silano sbaglia clamorosamente. Il Cosenza sale insieme al suo pubblico (che non smette di cantare lo stesso coro dal primo minuto di gioco) e al 19’ Tutino sfiora il vantaggio (il pallone ha sorvolato il montante alto, assist di Okereke). Ma il Cosenza si divora l’inverosimile. Tutino riceve, al 21’, un cross da Corsi. L’attaccante partenopeo è in gioco e temporeggia quanto basta per servire al centro il rasoterra che trova Mungo, ma il furetto silano sciupa incredibilmente davanti a Furlan.

Il dominio del Cosenza è nettissimo, manca solo il gol agli uomini di Braglia. Dopo le azioni precedenti, al 37’ Furlan abbassa la saracinesca sul tiro di Okereke e una dozzina di secondi più tardi riesce in acrobazia a respingere il cross (secondo dopo il passaggio per l’azione di Okereke) di Bruccini.

Dopo ripetuti e vani tentativi al 7’ della ripresa il Cosenza azzecca il momento giusto e passa in vantaggio. Sotto il tifo tambureggiante dei propri sostenitori Okereke sfonda in area trapanese e va alla conclusione. Furlan respinge, ma Tutino è pronto a ribadire a rete.

Il Trapani si vede solo con un calcio di punizione di Marras, deviato alla grande da Saracco. Tuttavia, la partita è nelle mani del Cosenza. AL 22’ Tutino, dopo aver condotto il pallone come un perfetto giocoliere, davanti la porta, sbilanciato, non riesce a ribadire in porta il pallone del 2-0.

La gara del Cosenza si è articolata in un fraseggio e dominio territoriale evidente. Il Trapani di Calori è alla sua peggiore (se non è la prima è la seconda stagionale) apparizione in questo campionato. Eppure i vari Marras, Corapi, Evacuo, Pagliarulo non ha sortito alcun effetto. Ed il Cosenza giocava pure senza due punte che siano tali. Undici impalabile che capitola al 33’. Carambola in area siciliana, Okereke vede aprirsi un varco fra la folta foresta di piedi ed infila Furlan per la seconda volta.

Il risultato viene macchiato nel finale con la rete di Polidori, grande errore di Dermaku nel retropassaggio. Al ritorno ci sarà ancora da sudare.

Il tabellino:

COSENZA (3-5-2): Saracco 6,5; Idda 6 (44’ st Pasqualoni sv), Dermaku 5,5, Camigliano 6 (29’ st Pascali) Pascali; Corsi 6,5, Mungo 7, Palmiero 6,5, Bruccini 6, D’Orazio 6,5; Okereke 7,5 (44’ st Trovato sv), Tutino 7,5 (36’ st Baclet sv). A disp.: Zommers, Ramos, Boniotti, Calamai, Loviso. All.: Braglia 7.

TRAPANI (3-5-2): Furlan 6; Fazio 5, Drudi 4,5, Pagliarulo 5; Marras 4,5, Steffè 5, Corapi 4,5, Palumbo 5 (33’ st Scarsella), Bastoni 4,5 (24’ st Rizzo 5); Evacuo 5 (37’ st Campagnacci), Murano 5 (24’ st Polidori 5). A disp.: Pacini, Ferrara, Ferretti, Dambros, Canino, Minelli, Visconti, Aloi. All.: Calori 5.

MARCATORI: 7’ Tutino, 33’ st Okereke, 47'st Polidori. 

ARBITRO: Perotti di Legnano.

Cosenza la prima è andata, a Trapani dovrai difendere il 2-1.
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