Ernest Egg, il cacciatore di Leggende

Ernest Egg è il protagonista di un libro, diario illustrato di un giovane avventuriero che racconta le sue vicende “ai bambini di tutte le età”, realizzato dal rendese Francesco Polizzo, in arte Paul Izzo e dal disegnatore Stefano Bosi Fioravanti, conosciuto come ‘The Tree’. Siamo riusciti a intervistare Paul Izzo, lo sceneggiatore, che ci ha raccontato un’avventura nell'avventura, che lo ha portato assieme a Stefano, a realizzare un sogno: pubblicare un libro e una storia, dando vita ad Ernest.

Raccontaci un po’ di te.

In realtà, sono laureato in economia aziendale e lavoro per un istituto bancario, occupandomi di acquisizione clientela. Duranti gli anni di studio ho, nel frattempo lavorato, per anni anche in radio, avendo avuto necessità a causa di una malattia che ha colpito mio padre. Oggi sono sposato con una pavese, viviamo a Rende e abbiamo due splendide bambine, una di 9 anni e una di quasi 4. Tuttavia, ho amato scrivere storie. Ho fatto corsi per migliorarmi e quando ho incontrato Stefano, mio amico e disegnatore di Ernest, è stato facile trovare l’ispirazione per dar vita a questo avventuriero anni ‘30.

Da bancario, come sei diventato sceneggiatore?

Sin da bambino ho avuto una grande passione per i fumetti: non mi bastava leggerli e capire le storie, ma mi piaceva anche dare dei seguiti. E poi avevo una grande passione per il cinema, così ho capito che mi affascinava sapere chi le avesse scritte e come ne avesse sviluppato le dinamiche. Qualche anno fa grazie ad un amico che mi ha coinvolto in un concorso per esordienti ho iniziato a ‘sceneggiare’. A questo punto ho seguito il corso di cui ti dicevo sopra e poi sono arrivate le prime pubblicazioni e la menzione al premio Gran Guinigi al Lucca Comics. Da qui, passo dopo passo, sino ad arrivare alla genesi di Ernest Egg.

Chi è Ernest Egg?

Ernest Egg  è un avventuriero, uno scienziato ed esploratore, che guidato dalla sete di conoscenza intraprenderà viaggi in giro per il mondo con l’intento di studiare, documentare e cacciare quelle che le persone chiamano Leggende, ma che in realtà, nessuno ha mai visto o conosciuto. All’inizio era un progetto editoriale nato per i bambini; poi ci siamo resi conto che Ernest piace a tutti quelli che hanno la capacità di mantenere uno sguardo giocoso sulla vita, uno sguardo differente. Ernest,  il cacciatore di leggende, vede il mondo con i suoi occhi e si lascia governare da quello che vede. Ecco perché ho scelto per il libro la forma del ‘diario di viaggio’: è Ernest stesso che in prima persona, ci racconta le sue avventure.

Quali i temi e i valori trasmessi da Ernest?

Tra i temi affrontati, ad esempio, la genitorialità. Ernest inoltre è un buono, un puro. È l’amico leale. Un indefesso amante della ricerca. Un sognatore che non si piega dinanzi alla dura realtà.  Per Ernest mi sono ispirato a tanta letteratura e anche alla musica pop. Recentemente ad esempio, ho tratto ispirazione da Verne, per il nostro prossimo lavoro.

La nascita di Egg è stata un’avventura nell’avventura?

Abbiamo dovuto faticare per trovare le risorse necessarie per pubblicare Ernest Egg e anche se il progetto è stato attenzionato da grosse case editrici, abbiamo preferito lasciare il nostro progetto integro. Dopo la pubblicazione del libro illustrato, è stato realizzato anche un cortometraggio diretto da Claudio Di Biagio. Trovare i fondi per presentare il progetto ha richiesto molto impegno. Una risorsa importante è venuta grazie a un progetto di crowdfunding pubblicato su Indiegogo.

Cosa ci racconti di Stefano Bosi?

Io e Stefano ci completiamo, tra di noi c’è una grande complicità lavorativa: io sono del ’75, lui ha 29 anni. Io miro a far crescere il progetto Ernest, senza cedere ai clamori dei primi successi. Stefano invece carica di energia positiva tutto il nostro lavoro, derivata dai primi successi ottenuti. Infatti scherzosamente lo definisco la ‘rock star’ del duo! Insieme uniamo competenze ed esperienze di vita varie, derivate anche dalla diversa età. Inoltre, usiamo molto comunicare il nostro lavoro e le nostre diverse personalità ai nostri lettori, attraverso la nostra fan page FB (‘Bosi vs Izzo’).