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Sovvenire alle necessità della Chiesa è fare comunione

Concluso in Seminario il progetto diocesano alla presenza del responsabile Gasseri. Le conclusioni di mons. Nolè e la parola chiave: formazione.

Sovvenire alle necessità della Chiesa è fare comunione

Sovvenire alle necessità della Chiesa come viatico per la comunione e la condivisione. Questo il messaggio provenuto dall'incontro "Perché firmo perché dono" che ha concluso il progetto 8xMille nell'Arcidiocesi di Cosenza - Bisignano. Un percorso che negli ultimi mesi ha visto protagoniste le foranie, soprattutto le opere segno realizzate proprio grazie ai fondi della Conferenza episcopale italiana. Tanto lavoro è stato fatto, tanto dovrà essere ancora realizzato, soprattutto per favorire una maggiore informazione. A partire dal basso, dai seminari, dalle parrocchie, come ha proposto Stefano Maria Gasseri, incaricato Sovvenire del coordinamento della rete territoriale.

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A fare da collante tra gli interventi di Antonio Slaviero, lo stesso Gasseri e monsignor Francesco Nolè, Arcivescovo di Cosenza - Bisignano, è stato don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita, che insieme a Sovvenire Cosenza ha portato avanti il progetto. Un vero e proprio "pellegrinaggio tra le foranie" – come lo ha definito don Gabrieli, con gli incontri che hanno visto coinvolti i consigli affari economici, pastorali, nonché tutti i laici interessati. Perché, è stato più volte ribadito dai relatori, il sovvenire alle necessità della Chiesa riguarda tutti. Tutti coinvolti, nella comunione, secondo il mandato missionario di Cristo: "perché siano uno". Per questo, in apertura, Roberta Zappalà, collaboratrice del Settimanale diocesano, ha letto il brano degli Atti degli Apostoli che descrive la koinonìa tra i discepoli del Signore. Quel brano mons. Nolè lo riprenderà nel suo intervento a chiusura: erano assidui nell’insegnamento, nella frazione del pane, nella comunione e nella preghiera. Tutto fra loro era in comune. Per questo Gasseri dirà che il sovvenire non è solo una questione di soldi, ma ha valide fondamenta nello stesso Vangelo di Cristo e, in generale, nelle Scritture. Primo intervento quello di Slaviero, che guida il Sovvenire diocesano, e che anzi è stato protagonista della storia ecclesiale recente rispetto alle diverse forme di contribuzione e in particolare ai contributi 8xMille. “Provvedere alle necessità della Chiesa spetta ai fedeli in prima persona. È la Chiesa di comunione, partecipazione, responsabilità. È la Chiesa della condivisione” – ha evidenziato Slaviero. "Sono tre le modalità di sostegno alla Chiesa: le offerte delle Messe domenicali, le offerte liberali deducibili per il sostegno dei sacerdoti, e poi l'8xMille, tre forme che devono camminare insieme". A relazionare, facendo il punto della situazione e indicando le strade del Sovvenire, è stato Gasseri. “Dobbiamo cercare di cambiare il punto di vista: la campagna del Sovvenire non serve per raccogliere denaro per la Chiesa, non è una raccolta fondi. Il sistema del Sovvenire alle necessità della Chiesa parte da un presupposto completamente differente.
Non possiamo pensare che si firma per l'8xmille perché altrimenti il Signore si dispiace. La Chiesa è nata per vivere una comunione frutto di condivisione, non una comunione qualsiasi. Quando parliamo di corresponsabilità significa che di fronte a una difficoltà, a un problema, C’é la possibilità di  comunione e condivisione”. Gasseri, che ha citato il Concordato del 1984 e il codice di diritto canonico, ha ricordato come “l'attenzione al bene comune è nel DNA della Chiesa, così come lo è, a partire dal Concilio, l'attenzione alle Chiese particolari, alle diocesi, unite insieme in un cammino di condivisione”. La certezza di Gasseri è una: “la gente ha fiducia nella Chiesa, va solo meglio informata sulle opere realizzate con il sostegno”. Il relatore ha sottolineato un rischio, un “altro messaggio sbagliato”. Molti si chiedono “quanto costa la Chiesa allo Stato. In realtà, lo Stato per fare la stessa cosa che fa la Chiesa spende nove volte di più, perché la Chiesa ha la straordinaria forza del volontariato”. L'esempio concreto è quello delle mense, della forza della Caritas. L’invito è ad aumentare le offerte, il che “dà il là a un circolo virtuoso di condivisione”. L’impegno è quello nel “progetto formazione”, indirizzato anzitutto alle parrocchie, per ciascuna delle quali il Sovvenire nazionale è pronto a contribuire con 1000 euro. “La formazione realizzata in parrocchia ha una ricaduta sul territorio perché la parrocchia è sul territorio, e parrocchie significa scuole, movimenti, associazioni, catechisti, insegnanti di religione, in una sorta di passaparola. È lì che scatta la condivisione”. Ultimo intervento, dopo alcune testimonianze, quello di mons. Nolè: “Dio vuole che stiamo assieme e condividiamo. L'8xMille ci aiuta nella condivisione. Dobbiamo continuare l'opera di sensibilizzazione, e questo è un problema pastorale”.

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