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Longobardi centro della "convivialità delle differenze"

Oltre 50 partecipanti, tra cui 20 bambini, al campo estivo organizzato dall'Ufficio Missionario e dall'Equie migrantes della diocesi di Cosenza - Bisignano.

Longobardi centro della "convivialità delle differenze"

“Convivialità delle differenze”: è questo il tema del campo estivo organizzato dall’Ufficio Missionario e dall’equipe ‘Migrantes’ della nostra diocesi Cosenza-Bisignano. Una vera e propria opportunità di incontro, conoscenza e scambio interculturale fra giovani e famiglie provenienti dall’Afghanistan, Siria, Nigeria e Italia. Circa 50 partecipanti di cui 20 bambini che, nei locali della Casa San Nicola Saggio di Longobardi Marina, hanno trascorso il primo fine settimana settembrino in un clima di collaborazione e condivisione scoprendo la bellezza dello stare insieme, delle relazioni interculturali che aprono non alla paura ed alla diffidenza ma allo scambio gioioso di sogni, aspirazioni, speranze ed anche a usi, costumi e tradizioni fra le diverse realtà etniche presenti.

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"L’Ufficio Migrantes, ha affermato il direttore Pino Fabiano, ha intrapreso quest’anno un cammino volto all’accoglienza di questi nostri fratelli immigrati con l’idea di trarre delle occasioni di scambio con l’obbiettivo di lavorare sui pregiudizi che, purtroppo, fanno da padrone. Stare insieme nell’ordinario e far apprezzare le diversità è stata la nostra priorità". Le tre giornate sono state scandite dalla presentazione e conoscenza dell’altro; dallo scambio dei valori comuni e di ciascuno esternati con estrema spontaneità nonostante le difficoltà linguistiche che non hanno rappresentato un limite ma un’occasione di conoscenza. Infine, il gruppo si è interrogato sul ‘sogno’: quali sono i nostri sogni familiari, personali e, soprattutto quelli che hanno spinto migliaia di persone ad intraprendere il ‘viaggio della speranza’ affrontando mille insidie e pericoli. Il campo estivo diocesano è stato arricchito dalla presenza di tre ragazze del clan Cosenza uno dell’Agesci, Candida, Francesca e Noemi, che hanno intrattenuto i bambini con impegno, professionalità e amabilità. Così anche i componenti dell’equipe Migrantes  e missionaria diocesana che in piena “convivialità delle differenze”, come amava dire don Tonino Bello, hanno vissuto questa tre giorni in un clima di collaborazione e amicizia. Insieme, nonostante la presenza di alcuni musulmani, hanno partecipato alla Santa Messa domenicale nella parrocchia minima di Longobardi marina. L’Ufficio Migrantes ha offerto un’autentica opportunità di costruzione dell’accoglienza tra scambi di tradizioni, sogni, valori che si sono mescolati nel meraviglioso mare della costa tirrenica, testimone che ‘insieme è più bello’.

Longobardi centro della "convivialità delle differenze"
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