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L’inesauribile dialogo dell’arte con Paolo Aita

A Cosenza la seconda sosta della mostra dedicata all’intellettuale prematuramente scomparso.

L’inesauribile dialogo dell’arte con Paolo Aita

Un quadro, una scultura, una poesia, una foto, immagini che scorrono all’interno di un monitor: è così che 50 artisti hanno reso omaggio alla memoria di Paolo Aita, intellettuale, critico d’arte, poeta, musicologo, ma principalmente amico prematuramente scomparso lo scorso anno, con una mostra negli spazi del Museo delle Arti e dei Mestieri a Cosenza. La mostra, presentata da Vertigoarte, e curata da Gianluca Covelli e Ghislain Mayaud, è stata inaugurata il 21 aprile alla presenza di artisti, parenti ed amici di Aita: più che una mostra, un ritrovarsi in intimità con la persona che non c’è più, in un convivio culturale dove le opere sono disposte in modo che ognuna di esse abbia il proprio spazio, un proprio respiro da restituire allo spettatore e così instaurare un rapporto tra i sentimenti degli astanti e quelli che l’artista prova verso il compianto intellettuale. Di sentimenti parla Gianluca Covelli, di "coinvolgimento affettivo" e di "difficoltà psicologiche provate nel progettare, elaborare e realizzare questo percorso che vede al centro l’immagine, il pensiero, la figura dell’intellettuale, del critico d'arte e musicologo". Percorso che si snoda attraverso l’incontro con 50 autori di cui sono esposte altrettante opere che testimoniano quel coinvolgimento affettivo accennato precedentemente verso l’Aita curatore di mostre: "ognuno di noi" – continua Covelli – "ha portato, ha dato il proprio contributo con una qualità ed una specialità diversa".

Un personaggio dunque poliedrico, dai mille talenti, che ha vissuto nel tempo una maturazione di interessi verso molteplici espressività dell’arte: di questo movimento nel tempo ne fa esempio Ghislain Mayaud, che parla di "uno spostamento attraverso le varie discipline che lui ha cercato di attraversare e travasare", che altro non sono se non "meccanismi linguistici, linguaggi nostri che sono la pittura, la scrittura, la musica e il canto, che permettono di dare un perimetro ideale di questo uomo abitato da un concentrato di sensibilità enorme".

Durante la presentazione della mostra si sono alternati poeti ed amici di Aieta nel declamare composizioni dello scomparso, insieme ad opere personali. La mostra Ponte di conversazione con Paolo Aita sarà visitabile fino al 15 maggio, dal martedì alla domenica, dalle 16,00 alle 19,00. 

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