Chiese di Calabria
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Mons. Bertolone: "vicinanza spirituale e umana" per la vicenda del giovane travolto dal treno

L'episodio nei giorni scorsi a Soverato. L'intervento dell'Arcivescovo catanzarese.

Mons. Bertolone: "vicinanza spirituale e umana" per la vicenda del giovane travolto dal treno

“Quando una vita viene spezzata, ancor più se giovane, dovrebbe sempre e comunque prevalere il sentimento della pietas, l’invito al raccoglimento, alla comprensione”. È quanto dice al Sir l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, dopo la morte del giovane tredicenne investito da un treno a Soverato (Cz) mentre stava attraversando, insieme a due compagni, un tratto di ferrovia. “Questo fatto provoca tanto dolore alla mamma, alla famiglia e alla comunità di Petrizzi, intimamente e duramente provate da questa disgrazia”, aggiunge il vescovo assicurando “vicinanza spirituale ed umana” e stringendosi ai familiari del giovane, ai suoi compagni di scuola, al paese nel quale era nato e viveva e a quello in cui studiava: “Da quel che mi è stato riferito, siamo tutti più poveri perché abbiamo perso un ragazzo buono, mite, studioso. Un modello anche per i suoi coetanei. A chi di dovere – conclude l’arcivescovo – il compito di chiarire che cosa sia accaduto, a noi quello di dimostrarci capaci di leggere con sapienza questi fatti e di farci soprattutto in questi tragici avvenimenti, fratelli e sorelle di chi ha patito il dramma doloroso: la perdita di un figlio”.

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