Chiesa

Pubblichiamo la riflessione e la relazione liturgica di don Santo Canonaco, sacerdote dell'arcidiocesi di Cosenza - Bisignano sul significato della liturgia alla luce del Concilio Vaticano II. 

Nel messaggio del Papa per la 55esima Giornata mondiale per le comunicazioni sociali l'invito a stare attenti ai segni della storia, a non chiudersi dentro le gabbie (poco d'oro) delle redazioni, alle comodità di una informazione da desk e fatta di copia - incolla, al sentito dire del superficialismo.

E' nato il 20 gennaio 1963 a Satriano, provincia di Catanzaro e Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. Ha svolto gli studi filosofico-teologici presso il Seminario San Pio X di Catanzaro. Eletto Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti il 24 giugno 2016, ora è stato chiamato alla guida della nobile diocesi partenopea. 

Il Santo padre ha presieduto in Vaticano la Santa Messa nella Giornata mondiale del povero: "i poveri ci garantiscono una rendita eterna e già ora ci permettono di arricchirci nell’amore. Perché la più grande povertà da combattere è la nostra povertà d’amore". Il ricordo di don Roberto Malgesini: "non faceva teorie, semplicemente vedeva Gesù nel povero". 

Una profonda riflessione pubblicata da L'osservatore Romano sull'enciclica Fratelli tutti. Il vescovo di Cassano apre interessanti piste di riflessione sullo scritto del pontefice

Questo anno, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da “covid-19”, le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prorogate per tutto il mese di Novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli.

Dalla piazza del Campidoglio, "cuore della città" di Roma, il Papa prega con i leader religiosi mondiali e lancia con loro un appello di pace. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime della pandemia e delle guerre. "La pace è la priorità di ogni politica", afferma Francesco esortando a partire da alcuni "obiettivi raggiungibili", come l'impegno comune per un vaccino "idoneo e accessibile a tutti".

"La forza mi è venuta dall’alto, ne sono convinto. Ho pianto, pregato e invocato Maria e lo Spirito Santo. Sono stati 2 anni di grande silenzio, tristezza e isolamento da 41 bis (nessuna comunicazione con l’esterno)". Così descrive al Sir il periodo di prigionia il missionario della Società delle Missioni Africane, liberato dopo più di due anni, lo scorso 8 ottobre, in Mali. Era stato rapito la notte del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, in Niger, da un gruppo armato.

Il messaggio che proviene dal nuovo Beato è un invito alla speranza nel messaggio che viene dal vangelo.