Attualità

Joe Biden diventa il 46° presidente degli Stati Uniti, il secondo presidente cattolico a 60 anni da John F. Kennedy, il più anziano e quello con due mandati da vicepresidente alle spalle, in un contesto di ferite e di lacerazioni. Il candidato democratico ha superato i 270 grandi elettori necessari alla vittoria, guadagnandone 9 ma con margini minimi in ben 4 Stati e con percentuali che hanno spinto gli avvocati del presidente in carica e sfidante repubblicano a chiedere il conteggio dei voti e una verifica delle schede per timore, non provato, di brogli. La riconciliazione del Paese passerà da sfide concrete, prima fra tutte la pandemia e le sue conseguenze nefaste sul lavoro, sulle imprese, sulla scuola, sulle famiglie.

È uscito in questi giorni “I cuccioli dell’Isis. L’ultima degenerazione dei bambini soldato” (Edizioni Terrasanta), scritto da padre Stefano Luca, frate cappuccino che, dal 2019, dirige il dipartimento di Teatro sociale dei Frati minori cappuccini portando avanti il programma "Contro l’estremismo - Programma di teatro sociale per la riabilitazione e la reintegrazione dei bambini jihadisti/estremisti".  Con l'autore il Sir ha cercato di analizzare, all’interno del più ampio fenomeno dei bambini soldato, il mondo dei bambini del Califfato.

Oltre un milione di confezioni di antidepressivi in regime di assistenza convenzionata. Urge intervenire a livello sociale

Individui deboli e privi di interiorità, che attraverso la violenza e la prevaricazione degli altri esercitano un dominio per sentirsi forti. Senza comprendere la gravità delle proprie azioni e la sofferenza che provocano nelle vittime considerate “simulacri vuoti”, quasi personaggi virtuali di una sorta di Mortal Kombat. L’antropologo e pedagogista analizza l’omicidio di Willy Monteiro e rilancia l’urgenza di educare a relazioni autentiche e al valore della vita.

Era il 21 settembre 1990, si stava recando al lavoro e con spietatezza venne assassinato da quattro uomini della Stidda, una delle molte sigle mafiose.

Continua a salire la curva dei contagi e aumentano i focolai mentre fra attese, annunci e speranze prosegue la corsa al vaccino. Parla l'infettivologo dell'Università Cattolica: "Servono evidenze scientifiche. Un vaccino deve essere testato come efficace e sicuro a breve e a lungo termine". Nel frattempo occorre "convivere al meglio con il virus continuando ad avere comportamenti responsabili". I consigli per la scuola e l'invito alla profilassi anti-influenzale.

“Un modo per banalizzare e mimetizzare ulteriormente l’aborto confinandolo nel privato e scaricandone tutto il peso sulle spalle della donna”. Obiettivo, risparmiare sulla spesa sanitaria ma anche “sollevare molti ginecologi non obiettori da un intervento chirurgico che iniziano ad avvertire come fatica psicologica, emotiva e morale”. Emanuela Lulli, ginecologa e medico di medicina generale, commenta in questi termini al Sir le nuove linee di indirizzo per l’interruzione volontaria di gravidanza con la pillola abortiva Ru486.

“È la cancellazione del figlio concepito che unisce l’anima radicale presente nella legge 194 e le nuove linee di indirizzo sulla Ru486”. Non usa giri di parole la presidente del Movimento per la vita italiano che mette in guardia, nella doverosa dissuasione dall'uso della pillola abortiva, dal rischio di “irrobustire”, attraverso il rifiuto dell’aborto farmacologico, l’accettazione della legge 194 che rimane “integralmente iniqua”.

"Nessuno ti avverte che se lo fai, uccidi anche una parte di te e quella morte te la porti dentro tutta la vita". Con parole serene, ma accorate, l'attrice ci racconta l'interruzione volontaria di gravidanza vissuta a vent'anni e la profonda ferita che le ha provocato, sprofondandola per anni in un vortice di dolore e sensi di colpa. "Cercate aiuto, anzi pretendete di essere aiutate", e "guardate a chi, nella vostra stessa situazione, ce l'ha fatta", dice alle ragazze e alle donne che stanno pensando all'aborto come possibile soluzione. Secco il no alle nuove linee guida sulla Ru486: "Rischiano di lasciare la donna ancora più sola e di ridurre l'aborto solo ad un affare privato".

L’Italia in primis, ma soprattutto la Calabria non si possono permettere una seconda ondata di coronavirus, né hanno la forza economica per gestire una nuova chiusura

Il nuovo singolo "Post-Umano" di Veronicaä assume la conformazione di un viaggio sensoriale, introspettivo e melodico, in grado di scegliere come tappe le suggestioni passate e presenti del vivere

Imigranti positivi al coronavirus che sbarcano in Italia non possono essere il pretesto per una guerra tra poveri. Occorre uno sguardo di responsabilità.

In un post la compagnia low-cost scrive che la nostra "regione soffre di un’evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti e della mancanza di città iconiche come Roma o Venezia, capaci di attrarre i fan di Instagram". Ma la Calabria è di più delle sue ferite

Tra le misure previste spicca l'introduzione di un assegno unico e universale per i figli, di cui peraltro il Parlamento si sta già occupando con il disegno di legge-delega Del Rio-Lepri che andrà in votazione la prossima settimana nella competente commissione di Montecitorio.

Il fondatore e direttore della rivista "Limes", analizza le ricadute economiche e geopolitiche del coronavirus e denuncia “una impreparazione assolutamente ingiustificata" rispetto alla diffusione del virus e dei suoi effetti. Sul piano istituzionale le Regioni a suo avviso si sono dimostrate un ostacolo, così come è mancata una linea comune ed efficace da parte dell'Europa. "Le istituzioni Ue non sono state messe in grado di fornire una risposta a questa situazione". Speranze? "Che si esca al più presto dalla fase emergenziale per passare a una progettuale"

Prima il via libera a sorpresa di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi. Poi il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia che impugna il provvedimento del Presidente Jole Santelli. Infine il TAR che dichiara illegittima la delibera regionale.

Il presidente di Ona Cosenza, Giuseppe Infusini, ha scritto al presidente della Regione per chiedere l'attivazione dello Sportello Regionale Amianto